A dicembre comincia la stagione degli amori del gufo reale, così può capitare che girando per Trento di notte si possa sentire il suo canto, udibile a centinaia di metri di distanza per noi umani, chilometri per lui che ha un udito super fine. La Valle dell'Adige è un luogo ideale per questo maestoso rapace notturno: montagne calcaree con imponenti falesie irraggiungibili dove nidificare e un fondovalle ricco di prede gustose, come i conigli che vivono lungo l'Adige. C'è un grosso problema però che rischia di compromettere la presenza di questo importante animale, ossia l'elettrocuzione. I tralicci della corrente sono infatti posatoi abituali dove emette i propri richiami per attirare un partner e per marcare il territorio. Ma con la sua apertura alare da uno dei gufi più grandi del pianeta rischia di entrare a contatto con i cavi di corrente e non aver più scampo. La soluzione esiste, basta isolare la parte terminale dei cavi. Alcuni tralicci sono stati sanati, molti ancora no.
In foto un gufo reale, proprio su un traliccio della corrente, a Trento città.